domenica 6 aprile 2014

IN VIAGGIO TRA SIBARI, LA SILA GRECA, IL POLLINO

Escursioni in mtb nella piana di Sibari terra antica, ricca di storia e paesaggi. A cura di Antongiulio Rocco













 

Un universo incantevole che racchiude in un’unica 
visione il mar Ionio, i rilievi della Sila Greca e le bianche vette del Parco naturale del Pollino. Qui verso il quinto secolo A.C. Gli Achei giunti dal Peloponneso decisero di dare vita a quella che fu la mitica colonia di Sybaris a lungo celebrata per la sua bellezza, ricchezza ed eleganza. 2500 anni dopo il fascino di questi luoghi è ancora intatto, soprattutto grazie ad un contesto paesaggistico di cui la natura spontanea è la vera padrona. Non resta allora che incamminarsi attraverso i leggendari sentieri dei Briganti, e gli scenari incantevoli in cui questi ultimi si trovano immersi, consapevoli che l’inaspettato, la vera bellezza è lì dietro l’angolo. Una bellezza viva, percepibile a volte nelle forme di una pietra maestosa scolpita dal tempo; altre nella fervente opera dell’uomo, nelle fattezze di una piccola chiesetta in pietra (chiesetta di S. Anna).
Ma tutto ciò, per lo sguardo che sa osservare, ha anche un altro nome, felicità. Di tutto ciò è ben consapevole il moderno viaggiatore, e raffinato scrittore, Francesco Bevilacqua il quale, nel riportare le sensazioni provate durante una delle sue escursioni in questi luoghi, si esprime nei seguenti termini:

“Siamo stanchi ma ebbri di felicità per quanto abbiamo vissuto e visto. [...] Ma per quanto fuggevoli – anzi, forse proprio perché fuggevoli – questi momenti di breve sospensione temporale in cui ti senti in comunione piena con il creato rappresentano la più pura e vera felicità. 'fin tanto che un simile stato dura – scriveva Rousseau – chi vi si trova può chiamarsi felice, non di una felicità imperfetta, povera e relativa come quella che possono dare i piaceri della vita, ma di una felicità completa perfetta e piena, che non lascia nell’anima alcun vuoto che si senta il bisogno di colmare Rousseau 2002 pp. 263-264'”

Francesco Bevilacqua, Sulle tracce di Norman Douglas, Soveria Mannelli,  Rubettino, 2012. P.117






























































Nessun commento:

Posta un commento