mercoledì 2 aprile 2014

TRA ULIVI, GROTTE E ANTICHI RESTI.

Tracciato che si snoda all’interno di un triangolo, tra i paesi di Belvedere-Spinello, Verzino e la vecchia Acerenthia. A cura di Pasquale Pugliese
foto P. Pugliese
foto P. Pugliese


foto P. Pugliese
foto P. Pugliese

foto A. Barberio
foto A. Barberio

Foto A. Barberio

foto A. Barberio


La partenza è posta vicino all’entrata del complesso di grotte carsiche denominate: Grave di Grubba Immediatamente, dopo l’ingresso del primo sentiero, si attraversa un ruscello caratterizzato dalla massiccia presenza di zolfo. Il che diffonde nell’aria il caratteristico odore pungente, per molti sgradevole, ma dalle comprovate qualità curative.
Ci inerpichiamo in mezzo a due colline, dove si erge il rudere di un vecchio insediamento militare posto a guardia dell'adiacente collina dove anticamente si estraeva l’allora prezioso sale (NaCl).
Dopo una breve discesa, si risale in uno splendido uliveto in località Frea, qui il sentiero è misto tra sterrato e pezzi di cemento, e man mano che si sale comincia a rivelarsi il suggestivo panorama della vallata sotto il paese di Zinga (KR).
Le fatiche dell’irto terminano nella frazione di Vigne di Verzino, per poi entrare in un boschetto di pini ed eucalipti, e di lì in un’ampia vallata che conduce al paese di Verzino. Si risale per imboccare un sentiero che conduce verso la località Paluri
Da qui inizia una lunga discesa nei vari appezzamenti agricoli, ed è proprio sul finire di quest'ultima che ci imbattiamo nella parte più suggestiva dell’escursione. Infatti, si raggiunge un immenso precipizio scavato nei secoli dalle fiumare Lese e Senapite che qui trovano il loro punto di incontro; mentre alzando lo sguardo, tra gli ultimi raggi di sole, si scorgono i resti dell’antico borgo di Acerenthia.

By Pasquale Pugliese 

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